Costo Energia per Aziende: Conoscere i consumi energetici per risparmiare

Risparmiare sui costi energetici aziendali

Qual è il peso della spesa energetica in un’azienda? In che modo e in che quantità grava sul bilancio annuale?

In uno scenario complesso e una situazione economica particolarmente difficile, risparmiare sulle spese energetiche diventa uno dei punti fermi obiettivo dei manager e delle aziende, piccole o grandi che siano.

Un recente studio ha dimostrato come nel 2020, per la prima volta nella storia, l’utilizzo delle energie rinnovabili da parte delle aziende abbia superato quello dei combustibili fossili. Quello che emerge è che le fonti di energia rinnovabile hanno generato il 38% dell’elettricità in Europa (nel 2019 si era raggiunto il 34,6%), contro l’energia generata da combustibili fossili, pari al 37%.

Si tratta di un importante risultato e di un passo deciso nella transizione verso l’energia green, che secondo Ember, gruppo di ricerca che ha sviluppato lo studio, mira a un obiettivo preciso: zero carbone entro il 2050 per produrre elettricità.

A fronte di un aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili e di una progressiva diminuzione del loro prezzo, stiamo assistendo ad un costante aumento dei prezzi dell’energia “tradizionale”. ARERA, Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente, ha messo in luce come i prezzi dell’energia elettrica e del gas provenienti da fonti tradizionali subiranno un importante aumento nel prossimo anno.

I numeri dello studio affermano che il prezzo dell’energia elettrica dovrebbe aumentare fino al 9,9% mentre quello del gas fino al 15,3%.

L’aumento dei prezzi è principalmente dovuto alla crescita dei prezzi delle materie prime.

Sebbene si sia verificato un “sorpasso” delle energie rinnovabili, queste risultano ancora fonti discontinue e impossibili da stoccare, per questo le aziende e il mercato restano ancora legate alle fonti non rinnovabili.

Di fronte a una simile situazione risulta ancora più evidente l’importanza di un risparmio sulla componente energia, strettamente legato all’efficientamento energetico aziendale. Per raggiungere l’efficienza energetica è fondamentale avere competenze tecniche ma in primo luogo conoscere i dati sui consumi dei propri stabilimenti.

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Conoscere i consumi energetici per risparmiare

Il bilancio energetico di un’azienda è il punto di partenza per analizzare i costi del sistema energetico aziendale.

Attraverso il bilancio energetico si definisce il profilo di consumo e si individuano i punti di intervento possibili.

Qualsiasi discorso in tema di efficientamento, qualsiasi politica o buona pratica di consumo per il raggiungimento di un risparmio energetico diviene superfluo laddove non si disponga di una consapevolezza approfondita dei consumi e dei costi della propria azienda.

La conoscenza e l’analisi dei consumi dei singoli reparti o, persino, dei singoli macchinari, consente una progettazione e una gestione strategica dell’energia che mira a una riduzione dei consumi che non impatti negativamente sui processi produttivi.

Illuminazione non adatta, impianti obsoleti, mancanza di educazione dei lavoratori, possono portare inevitabilmente ad un aumento dei costi.

Anche le aziende, proprio come hanno fatto i privati nelle proprie abitazioni, possono studiare un percorso di rinnovamento e abituarsi a seguire corrette pratiche per un consumo intelligente.

Tra gli accorgimenti e le pratiche più comunemente consigliate ci sono:

  • utilizzo della luce solare, che consentirebbe di utilizzare l’illuminazione artificiale solo quando veramente necessario
  • spegnimento dei macchinari e apparecchiature nei periodi di non utilizzo o di chiusura dell’azienda
  • sostituzione delle vecchie tecnologie di illuminazione, per ottenere un considerevole risparmio
  • gestione dell’illuminazione, con spegnimento nelle aree di non necessità e accensioni programmate
  • regolazione del termostato, secondo le reali necessità
  • installazione di impianti che sfruttino le energie rinnovabili, ad esempio pannelli fotovoltaici
  • affidarsi ad un Energy Manager, figura in grado di ottimizzare i consumi e proporre manovre per il raggiungimento dell’efficienza energetica
  • contrattazione dei prezzi, per raggiungere la situazione più conveniente in base agli utilizzi e ai consumi aziendali

Tante best practice che possono essere attuate soltanto a seguito di una diagnosi dei consumi dell’azienda.

Questo è il punto di partenza per individuare le fonti di consumo, ed elaborare i corretti interventi per aumentare i margini di risparmio ed eliminare gli sprechi.

In uno scenario ideale, ogni azienda dovrebbe poter essere in grado di produrre l’energia necessaria ai propri consumi.

Incentivi e detrazioni

Grandi, medie e piccole aziende si muovono costantemente nel raggiungimento dell’efficienza energetica. Lo stato promuove tali attività attraverso alcuni strumenti e incentivi: detrazioni fiscali, certificati bianchi e conto termico.

Mentre le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica variano in base al periodo e alla tipologia di intervento, il conto termico promuove la produzione di energia rinnovabile. Si tratta di uno strumento gestito dal Gestore dei Servizi Energetici e proposto a PA, aziende e privati per favorire una riduzione dei costi e dell’emissione di sostanze tossiche.

I certificati bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) attestano il raggiungimento di determinati risparmi energetici “attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica”.  Ogni certificato bianco ha un valore economico soggetto a fluttuazioni.

I certificati bianchi sono cumulabili soltanto con gli incentivi su base regionale o locale, le agevolazioni fiscali sotto forma di credito di imposta, il super ammortamento sui beni strumentali (Legge di Stabilità 2016), l’iper ammortamento su investimenti innovativi (Legge Bilancio 2017) e le rispettive versioni del 2018.

Quanto costa l’energia elettrica alla tua azienda?

In Italia, mediamente, le aziende pagano più che nel resto dell’Europa. Le motivazioni sono differenti: costo di produzione maggiore, oneri e imposte in bolletta. Le piccole aziende (consumo medio tra 500-2000 MWh) pagano il 27,8% in più rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, con un costo di 155,6 euro al MWh, le grandi imprese invece hanno un costo di 95,60 euro al MWh. (Dati ARERA)

Il costo dell’energia elettrica utilizzata dalle aziende è influenzato da numerose variabili, una di queste era la tipologia di mercato di riferimento: libero o tutelato. Altre variabili sono l’offerta, il fornitore e la potenza del contatore.

Il costo di un kWh è legato alla quantità di energia consumata, ma ovviamente dipende dal tipo di Mercato.

Nel mercato tutelato, il prezzo del kWh viene stabilito da ARERA e varia ogni tre mesi, il prezzo varia in base alla tariffa: monoraria o bioraria.

Anche nel mercato libero il costo della fornitura energetica viene suddiviso in fasce di consumo. In questo caso, però, il prezzo viene stabilito dai fornitori energetici, che possono proporre sconti o bloccare il prezzo per dodici mesi.

Spetta alle aziende la scelta dei migliori fornitori i quali, soprattutto nel mercato libero, non rendono pubbliche le offerte per le grandi aziende. Questo perché si tratta di proposte progettate ad hoc secondo le esigenze specifiche della società e al suo profilo di consumo.

Ogni azienda ha la possibilità di poter cambiare i propri fornitori energetici liberamente, per questo motivo è fondamentale tenere sotto osservazione i prezzi dell’energia e le offerte.

Analizzare i prezzi di mercato con Artesian

Controllare l’andamento dei prezzi di mercato è un’operazione che può essere effettuata e semplificata attraverso un software in cloud come Artesian.

Artesian non richiede nessuna configurazione iniziale, non è necessario configurare uno script per l’esportazione dei dati ed è possibile iniziare a lavorare sui dati selezionando le opportune sorgenti.

Una volta fissate le regole è sufficiente aggiornare per vedere le ultime informazioni, senza dover riconfigurare il software.

Con Artesian è possibile acquisire, conformare e classificare i dati da diversi connettori. I dati in formato csv, html, xml e json vengono sincronizzati, normalizzati e resi visualizzabili. La visualizzazione è immediata, senza necessità di importare ed esportare file e report.

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